Vengono Seguiti Bambini con Eccesso Ponderale

Allergie o Intolleranze Alimentari: le Differenze

Nel primo caso si parla generalmente di allergia primaverile, anche se non mancano quelle estive o autunnali, a seconda del periodo di fioritura della pianta. Per esempio, in caso di allergia al polline delle parietaria, di solito nelle regioni settentrionali è comune la comparsa dei sintomi dell'allergia a giugno e ad agosto, quando la concentrazione di polline nell'aria è maggiore. Le allergie alimentari non vanno confuse con le intolleranze, nelle quali c’è una reazione negativa dell'organismo, che però non vede coinvolto il sistema immunitario. È anche un sottoprodotto industriale, presente nei fertilizzanti, nelle sigarette, nei gas di scarico delle auto. La reazione causa un’infiammazione delle mucose del cavo oronasale e forme di congiuntivite. A causa di una predisposizione genetica, i globuli bianchi del sistema immunitario (leucociti) che pattugliano l'organismo per difenderlo da possibili invasioni da parte di sostanze e microganismi dannosi scambiano per molto pericolose alcune sostanze (allergeni) normalmente innocue.

Un bambino intollerante al lattosio ha diarrea e può non aumentare di peso se il latte fa parte della dieta. Nella maggior parte dei casi non è necessario eliminare tutti i latticini: sono ammessi i formaggi stagionati, che contengono poco lattosio, mentre non bisogna assumere latte (sia vaccino sia di altri animali), i formaggi freschi e tutti i prodotti a base di latte. Esistono anche altri tipi di anticorpi, detti anticorpi E che però si attaccano da una parte alla sostanza estranea e dall'altra alle pareti dei vasi sanguigni o dei mastociti che sono un tipo di globuli bianchi ricchi di istamina, una sostanza che favorisce l'infiammazione. Tipico caso le allergie alimentari: molti consumatori non conoscono il reale contenuto dei cibi in commercio o le affinità allergeniche di prodotti molto diversi tra loro. Non è quindi un caso che il latte, e soprattutto le caseine, siano al centro di numerosi approfondimenti scientifici che mirano a identificarne la “reale” nocività.

Accanto alla terapia farmacologia (o da soli in caso di reazioni minori) sono d’aiuto cosmetici lenitivi specifici a base di ingredienti capaci di calmare prurito e fastidio. Le più frequenti allergie alimentari nei bambini sono quelle al latte vaccino, all'uovo, al grano, alla soia ecc. Oltre a sintomi respiratori, le allergie alimentari (come per esempio l'allergia al grano) possono causare anche prurito su tutto il corpo. Spesso le allergie alimentari vengono confuse con le intolleranze alimentari: si tratta di reazioni dell'organismo ad alimenti che non è in grado di assorbire o metabolizzare. Tuttavia occorre precisare che il processo di cottura degli alimenti rende questi ultimi meglio tollerati, perché il calore denatura molti antigeni responsabili della sintomatologia. I flavonoidi, inoltre, limitano la liberazione delle sostanze responsabili del processo infiammatorio e migliorano il microcircolo e la vascolarizzazione dei tessuti. Per esempio, nel caso delle allergie respiratorie, a scatenare questa reazione anomala del sistema immunitario può essere l'esposizione ai pollini di alcune piante.

Tra i fattori legati all'alimento va considerata la stabilità delle proteine contenute alla digestione e alla frammentazione farmaciperallergia.com/phenergan/ chimico/enzimatica intestinale di certi semi (arachidi, cumino, anacardi). A cosa gli occhi, o il corpo, reagiscono in modo allergico dipende da fattori individuali. Causa di allergia possono essere anche fattori ambientali come inquinamento atmosferico (gas di scarico), sostanze chimiche in casa oppure fattori ereditari. A contenerlo sono numerosi cereali (come frumento, farro, orzo ecc.) ma anche alimenti come dadi da brodo, marmellate, sughi già pronti ecc. Esistono però in commercio numerosi prodotti gluten-free, che possono essere assunti dai celiaci in viaggio o fuori casa. L'alimentazione dovrà essere quindi priva degli alimenti "incriminati". L’allergia è un fenomeno tipico del nostro tempo ed è in notevole aumento interessando circa il 20% degli italiani. A combattere ogni anno contro i pollini e soffioni di graminacee, cipressi, noccioli, betulle, parietarie e molto altro, sono oltre il 20% degli italiani. Al fine di evitare il contatto con gli allergeni degli acari della polvere, è possibile utilizzare materassi e cuscini con rivestimento antiacaro. Lo afferma uno studio scientifico condotto da un gruppo di ricerca della University of Chicago, dall’Argonne National Laboratory negli Stati Uniti e dall’Università degli Studi di Napoli Federico II.

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